Potatura piante Seveso

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Potatura piante per Seveso e limitrofi

Doktor Green propone interventi di potatura piante per Seveso e limitrofi. Una buona potatura, a differenza di una potatura mal eseguita, ha lo scopo di prolungare la vita di un albero. Una buona potatura non si vede.

In ambienti antropizzati, bisogna intervenire con la potatura prevedendo ciò che l’albero farebbe, senza il nostro intervento, negli anni successivi. Questo ci permette di mantenere un albero sicuro e vitale, di mantenere la sua forma naturale e farlo resistere agli attacchi da parte di parassiti e patogeni.

In ambito ornamentale, per operare una corretta potatura, è fondamentale individuare la specie dell’albero che si va a potare.

Quando intervenire con la potatura:

la potatura è indispensabile fin dalla fase giovanile del soggetto arboreo. L’operazione previene interventi più invasivi e costosi in futuro. E’ importante poi effettuare potature ad intervalli regolari per mantenere l’albero sicuro e in salute.

Poiché il taglio è uno delle vie d’entrata dei vari patogeni degli alberi; Intervenendo con regolarità e rispettando il colletto, si possono effettuare tagli di dimensioni inferiori ai 10 cm facilmente cicatrizzabili dall’albero.

Le piante consumano diverse quantità di energia a seconda delle attività che stanno svolgendo. Per questo motivo i periodi migliori per effettuare la potatura sono durante il riposo vegetativo. E’ da evitare la potatura sia durante la germogliazione che durante la perdita delle foglie in quanto i livelli di riserva energetica sono al minimo. La potatura del secco è possibile effettuarla in qualsiasi periodo; bisogna tener conto che quando la chioma è verde il secco è più evidente e il lavoro del potatore è più agevole. Caso particolare è per betulla, noce, vite…la potatura deve avvenire prima che vada in succhio per evitare “il pianto”.

Sulle conifere, avendo esse un sistema differente dalle latifoglie (sono alberi preistorici), si può lavorare in ogni momento ad eccezione del periodo estivo in cui l’attività linfatica è al suo massimo. Le conifere si comportano in modo diverso dalle latifoglie e per questo motivo non è possibile potarle con la stessa tecnica.

Dimensioni dei tagli e dominanza apicale:

una potatura eseguita a regola d’arte va a lavorare su tagli di piccole dimensioni, permettendo una miglior cicatrizzazione delle ferite e un minor sbilanciamento della chioma. Tagli di dimensioni maggiori di 10 cm possono essere eseguiti per questioni di sicurezza, ma devono essere ben ponderati.

Di assoluta importanza è il mantenimento della dominanza apicale. Molto spesso si può notare che essa non viene mantenuta. La rimozione dell’apice, il quale secerne particolari ormoni atti mantenere ordine all’interno della chioma., provoca una chioma disordinata e disarmonica con problemi di gestione futuri e con bassi risultati estetici.

Se si rende necessario la riduzione della chioma, essa deve avvenire mantenendo sempre un’altra gemma che vada a fare le veci di apice.

Da considerare inoltre la quantità di chioma asportata:

– 10% ottimo. La pianta non ne risente.

– 30% è il limite per cui si può considerare corretta la potatura. La pianta consuma tutto e non produce piú riserve di energia.

– oltre il 30% l’albero comincia soffrire. Interrompe la funzione riproduttiva, non crea più riserve energetiche necessarie per i periodi critici, consuma energia per ristabilire la sua chioma, le radici non vengono più nutrite correttamente.

– eliminazione totale della chioma: l’albero va in deficit, consuma tutte le sue riserve per ricostruire la sua superficie fogliare. I rami, che naturalmente l’albero posiziona e bilancia con la massima cura e perizia, vengono creati caoticamente da gemme epicormiche (gemme dormienti); non hanno la stessa struttura che li inserisce nel tronco ma spuntano debolmente dalla corteccia.

Tipi di potatura:

Rimonda: con questo termine si indica la rimozione di rami secchi. Lo scopo è di prevenire le rotture e di eliminare i rami secchi che possono essere inoculo di patogeni. Tale intervento può essere eseguito in ogni momento in quanto non va a modificare la fisiologia della pianta.

Alleggerimento: si lavora rami ipocormici ed epicormici. Si va a modificare l’età della pianta e il suo vigore. I tagli sono ridotti e solamente sui rami.

Ricostruzione: per gli alberi già capitozzati si può eseguire la ricostruzione della chioma. Vengono scelti i rami più forti e meglio inseriti e si riducono con tagli di ritorno. Lo scopo è quello di dare all’albero una forma più simile possibile a quello naturale, di ridurre nel tempo gli interventi drastici mantenendo l’ albero in sicurezza. E’ un’operazione che va eseguita periodicamente per ottenere buoni risultati.

Potatura di contenimento e equilibratura: a volte può essere necessario intervenire su una pianta per limitarla nella dimensione, per permettere il passaggio di cavi aerei o per equilibrare la sua chioma. I tagli da effettuare devono essere programmati attentamente per rispettare il portamento e la fisiologia dell’albero.

Potature verde (estiva): le piante, durante il periodo estivo, vanno in riposo vegetativo. Ed è questo il momento migliore per effettuare tale tipo di potatura. I tagli effettuati si chiudono più facilmente. Si opera su una piccola porzione della chioma, in modo da ridurre la potatura invernale. E’ utile per ridurre il vigore di piante particolarmente attive. La stagione estiva inoltre è un buon momento per effettuare la rimonda del secco in quanto esso risulta particolarmente evidente.

Capitozzatura

Tecnica largamente utilizzata, soprattutto lungo i viali alberati ma non solo, che prevede il taglio drastico ed indiscriminato senza rispettare la fisiologia, la struttura e le necessità dell’albero. Consiste nel taglio internodale utilizzato per ridurre l’albero in altezza e dimensione.

Conseguenze: 

– La reazione dell’albero in seguito alla capitozzatura è una produzione smisurata di rami nel tentativo di ricostruire l’apparato fogliare necessario alle sue funzioni vitali. I rami prodotti da gemme dormienti sono lunghi ed esili, mal inseriti e di facile rottura. Per la ricostruzione della chioma, l’albero consuma grandi quantità di energia immagazzinata invece per altre funzioni (difesa da insetti e malattie, riserve in caso di crisi idriche, funzioni dell’apparato radicale…); ciò fa si che l’albero si indebolisca, riduca le sue capacita di difesa e abbia minore capacità di ripresa in caso di eventi straordinari. Le sue aspettative di vita si riducono.

– I tagli necessari per eseguire la capitozzatura sono spesso troppo estesi e mal posizionati per venir cicatrizzati. L’applicazione di mastici cicatrizzanti è inutile. Tali tagli sono la via preferenziale per l’ingresso di parassiti e patogeni. Ciò comporta la necessità di un controllo periodico dei tagli.

– Le parti dell’albero che noi normalmente osserviamo sono la chioma e il fusto, ciononostante l’apparato radicale é ugualmente importante. Le radici infatti hanno una doppia funzione: assorbimento dell’acqua e delle sostanze nutritive dal terreno e ancoraggio. La lesione del fusto e l’asportazione dell’intera chioma portano a una morte e marcescenza di parte dell’apparato radicale ad esse connesso. Con conseguenze facilmente immaginabili.

– L’albero perde completamente la sua dignità e la sagoma caratteristica di ogni specie. Perde il suo valore economico, paesaggistico ed ambientale.

– I costi, all’inizio apparentemente minori, si ripresentano periodicamente per la gestione dell’albero: taglio periodico dei polloni per scagionare il rischio di rottura, controllo dei tagli per verificarne lo stato di salute, vita più breve e di conseguenza anticipata sostituzione.

Soluzioni: 

Un albero capitozzato necessita una frequente manutenzione ordinaria. In alcuni casi è possibile operare un’operazione di ripristino con l’obiettivo di ricostruire parzialmente la chioma. Se si ha la necessità di potare un albero e di ridurre una parte di esso é possibile effettuare una potatura a regola d’arte nel pieno rispetto dell’albero e con costi di gestione futuri ridotti.

La naturale ramificazione di un albero è una meraviglia biologica. La capitozzatura distrugge irrimediabilmente la forma naturale di un albero lasciando, al posto di ramificazioni proporzionate e armoniose, orribili monconi. Senza foglie (fino a 6 mesi l’anno in climi temperati), un albero capitozzato appare sfigurato e mutilato; nel periodo vegetativo è una palla di fogliame, densa e senza grazia. Un albero capitozzato non potrà mai più tornare alla sua forma naturale.

La potatura degli alberi è un intervento difficile e pericoloso e deve essere eseguita da un arboricoltore professionista. Un arboricoltore è in grado di determinare il tipo di potatura necessaria per migliorare la salute, l’aspetto e la sicurezza dei tuoi alberi. Un professionista è in grado di fornire questo servizio ed ha le competenze e gli strumenti per farlo. Sicuramente, un arboricoltore non ti consiglierà di fare, né farà una capitozzatura!

Purtroppo nonostante le campagne di sensibilizzazione ambientale che da decenni si tenta di portare avanti, si fa ancora fatica a vedere le piante come risorse vitali per la nostra sopravvivenza. Ci si ostina a considerarli elementi decorativi che devono piegarsi ai nostri desideri estetici. Le piante vanno invece tutelate il più possibile. La cosa più saggia da fare è quella di affidarsi a degli arboricoltori professionisti e invece diffidare da chi propone la capitozzatura in quanto non è una pratica accettabile.

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